… beh allora buon anno!

Ostia bestia… penso di aver fatto il record di assenza! Se non fosse per l’amico browser che salva la password non avrei neanche potuto accedere… e chi si ricorda le credenziali per l’accesso??

Beh, fioretto per il nuovo anno: provare a mantenere “un pò più vivace” questo inutile spreco di spazio virtuale (che di per se’ è già un paradosso) che mi ostino a chiamare blog.

Buon anno a tutti i miei assidui lettori e che il nuovo anno possa portare fortuna e felicità!

Giovedì della GIÖBIA

Nella Varese di un tempo, la festa della Giöbia era una ricorrenza molto sentita, simile all’attuale festa della donna.

Per l’occasione le donne di ogni età si riunivano a cenare allegramente con le amiche, senza gli uomini, che nel frattempo organizzavano loro numerose burle ed erano ammessi solo “puscéna” (dopo cena) e portavano in dono alle amate un dolce a forma di cuore: ul cör.

Un riconoscimento offerto alle donne per il lavoro svolto a favore della famiglia e della loro capacità di sostituire gli uomini in tutte le attività agricole , durante i mesi in cui lavoravano a salario, lontani da casa.

La festa ha un’antica tradizione di origine precristiana e cadeva dopo la sosta di pieno inverno segnando così la partenza degli uomini che tornavano ai cantieri e alle fabbriche. In età medioevale alla Giobia è stata associata la sembianza umana, spesso quella di una vecchia o di una strega. Ancora oggi viene celebrata in molti comuni con il rogo di un pupazzo simboleggiante una donna anziana per esorcizzare le forze negative dell’inverno e propiziare l’avvento della primavera.
Questa antica tradizione è stata tramandata fino ai giorni nostri dalla “Famiglia Bosina”, che nell’occasione premia il Poeta Bosino, e da pasticceri e panettieri che preparano dolci a forma di cuore.

Consigli

W. S. diceva:

mi sento sempre felice sai perché? Perché non aspetto niente da nessuno; aspettare fa sempre male. I problemi non sono eterni, hanno sempre una soluzione, l’unica cosa che non ha rimedio é la morte. Non permettere a nessuno di insultarti, umiliarti o abbassare la tua autostima . Le urla sono lo strumento dei codardi, di chi non ragiona.
Incontreremo sempre persone che ci considereranno colpevoli dei loro guai, e ognuno riceve ciò che merita. Bisogna essere forti e sollevarsi dalle cadute che ci pone la vita, per ricordarci che dopo il tunnel oscuro e pieno di solitudine, arrivano cose molto buone ” Non esiste male che non passi al bene”. Per questo godi la vita perché é molto corta, per questo amala, sii felice e sempre sorridi, vivi solo intensamente per te stessa e attraverso te stessa, ricorda:
Prima di discutere…Respira
Prima di parlare…Ascolta
Prima di criticare….Esaminati
Prima di scrivere…. Pensa
Prima di ferire…. Senti
Prima di arrenderti…. Tenta
Prima di morire….. VIVI!!
La relazione migliore non é quella con una persona perfetta, ma quella nella quale ciascun individuo impara a vivere, con i difetti dell’altro e ammirando le sue qualità.
Chi non da valore a ciò che ha, un giorno si lamenterà per averlo perso e chi fa del male un giorno riceverà ciò che si merita.
Se vuoi essere felice, rendi felice qualcuno, se desideri ricevere, dona un poco di te, circondati di brave persone e sii una di quelle.
Ricorda, a volte quando meno te lo aspetti ci sarà chi ti farà vivere belle esperienze!
Non rovinare mai il tuo presente per un passato che non ha futuro.
Una persona forte sa come mantenere in ordine la sua vita. Anche con le lacrime negli occhi, si aggiusta per dire con un sorriso, STO BENE.

Policoincidenze

L’altro giorno in pausa pranzo, spulciando le notizie su FB, sono incappato in una strana caccia al tesoro promossa dal Politecnico di Milano in occasione dei suoi 150 anni di storia. Cosa curiosa, ho pensato, che mi fa tornare alla mente il mio geo-passatempo preferito :).

Ho approfondito.
Si trattava di una vera caccia al tesoro con tanto di indovinelli (sulla storia e sulle informazioni legate al Poli) che conduceva i partecipanti in un tour per Milano. Hanno mandato anche un servizio sul TG3…
Dev’essere stato divertente ma per me è stato solo lo spunto per ripensare a quei tempi passati… malinconia a go-go…

Passato il momento, ricomincio a lavorare. Passano 4 ore e ricevo una chiamata dal boss che mi chiede di andare con urgenza a Milano per recapitare della merce campionaria urgente.
“OK” gli dico, “Quando devo partire? A che indirizzo devo trovarmi?”
“Parti il prima possibile, devi andare in Via XXX”

E’ a questo punto che il fedele Google Maps mi informa quanto sia vicina la mia meta al Poli… azz, magari una capatina…

E’ stato come rivedere un vecchio amico… le luci della sera illuminavano le strutture dandogli quell’aura mistica, e quanti ricordi affollavano la mente. Sensazioni incredibili, difficili da descrivere; quando sono entrato in aula, con la lavagna piena di geroglifici mi è venuta la pelle d’oca. E’ stato straordinario rivedere quei posti con gli occhi della memoria!

Sparami

Stamattina la sveglia ha interrotto il mio sonno agitato con una canzone appropriata.

“… passerà quest’anno nero, come sono passati gli altri…”

Sarà vero? Qui gli anni passano e i problemi rimangono!
Giusto ieri sera guardavo il telegiornale e mia moglie mi fa: “Sai una cosa? Se uno fosse andato in coma 5 anni fa e si fosse svegliato oggi, non troverebbe cambiamenti”.

Come darle torto? Riassumendo:
– il governo è in crisi e continua a prendere in giro tutti (a partire dalla legge elettorale per arrivare alle tasse che “…abbiamo diminuito le tasse!!… anzi no, dobbiamo raddoppiarvele, scusate…”)
– l’Italia è a pezzi, non cade solo perchè non sa da che parte cadere,
– Berlusconi è costantemente al centro di ogni TG, sembra esserne ormai parte fondamentale, al pari della sigla o dell’immancabile tragedia famigliare,
– chiunque di qualsiasi parte politica si dice più che superiore rispetto agli altri e in grado di raddrizzare l’Italia in un battibaleno,
– siamo ancora dietro ad Amanda Knox e Meredith Kercher (cosa veramente ridicola…).

Basta? Beh, mi aspetto di sentire nei prossimi giorni notizie su nuovi disordini in Val di Susa…

Titolo

Il bello di accedere al proprio blog sono una volta ogni morte di Papa è che cambiano sempre tutte le impostazioni… che felicità.

Stamattina andando al lavoro, complice una email notifica, mi è tornato alla mente questo spazio (inutilizzato) e ho pensato di usarlo modi “pensiero del giorno”. L’idea è quella di scrivere 2 righe ogni mattina (beh… non proprio ogni mattina… facciamo una si e 3 no…) prima di andare al lavoro.

Qui l’ho dichiarato… spero di non venire meno alla parola per almeno 20 minuti 😛

Che tipo di lettore sei?

A fine agosto 2012 “The Atlantic Wire” ha pubblicato un simpaticissimo articolo nel quale vengono elencati i diversi tipi di lettori…
voi in quale vi ritrovate?

1. The Hate Reader: divora i libri, ma ne odia il contenuto al tempo stesso. Si lamenta di come scrive l’autore, si lamenta della trama, ma in realtà arriva sempre alla fine e in segreto ama ciò che ha letto.

2. The Chronological Reader: lento, costante e metodico, comprare-leggere-comprare-leggere. Apprezza quasi tutto, e se abbandona, brutto segno per l’autore.

3. The Book-Buster: distrugge i libri mentre li legge, forse troppa passione, forse troppo amore per la lettura. Si consiglia di comprare un Kindle e di non chiedere mai, per nessuna ragione, un libro in prestito.

4. Delayed Onset Reader (1): senza dubbio un amante dei libri, entra in libreria e compra perché non riesce a resistere. Purtroppo è molto impegnato, per cui crea pile infinite di libri da leggere, che crescono in modo esponenziale.

5. Delayed Onset Reader (2): non ama i libri, li compra solo per mostrare che ama i libri. Buone notizie, la cura c’è, ed è di facile applicazione: leggerli.

6. The Bookophile: quasi un feticista dei libri, ne ama l’odore di stampa fresca, il colore di quelli antichi, quelli trovati per strada, quelli rubati ad un amico. Non farebbe mai del male a un libro.

7. The Anti-Reader: inizia un libro, ma non supera la terza pagina. Non riesce a leggere fino in fondo gli articoli di giornale, a volte neanche i pay off pubblicitari. Anche per questo c’è una cura: iniziare a leggere racconti brevi.

8. The Cross-Under: leggeva libri da adulti quando era bambino, ora si cimenta con tutto ciò che lo ispiri. Un vero lettore.

9. The Multi-Tasker: lettore promiscuo. I libri li finisce, ma dopo tanto tempo perché ne legge 3-4 ma anche 9-10 contemporaneamente. Non è metodico, e rischia a volte di confondere autori, trame, personaggi. Ma quanto ama leggere…

10. The Sleepy Bedtime Reader: impegnato, prende in mano il libro a fine serata, sul letto, ed inesorabilmente crolla prima della fine del capitolo. Il tenero lettore dentro ognuno di noi.

Fonte: gliamantideilibri.it

Questa vita che vìvum de sfroos

Ninna nanna, dorma fiöö…
el tò pà el g’ha un sàcch in spala
e’l rampèga in sö la nòcc…
Prega la loena de mea fàll ciapà
prega la stèla de vardà in duvè che’l va
prega el sentée de purtàmel a ca’…

Ninna nanna, dorma fiöö…
el tò pà el g’ha un sàcch in spàla
che l’è piee de tanti ròpp:
el g’ha deent el sö curàgg
el g’ha deent la sua pagüra
e i pàroll che’ll po’ mea dì….

Ninna nanna, dorma fiöö…
che te sògnet un sàcch in spàla
per rampegà de dree al tò pà…
sö questa vita che vìvum de sfroos
sö questa vita che sògnum de sfroos
in questa nòcch che prégum de sfroos

Prega el Signuur a bassa vuus…
cun la sua bricòla a furma de cruus….