Come facciamo a capire dove stanno i limiti?
Dove finisco io e cominci tu? Cosa posso e non posso? Cosa devo?
Difficile stabilire una regola che valga in generale. Forse i limiti si estendono più o meno in relazione alla dimensione in cui si pongono.
Considerando che potrebbero esistere qualcosa come 26 dimensioni, posso ammettere che ci si confonda facilmente.
Eppure occorre trovare un equilibrio valido e solido, resistente agli urti e agli scossoni. Qualcosa di tosto.
Altrimenti si sbada e si va in testa coda. Rimettersi in carreggiata è sempre complicato.
Piazzare i paletti e capire i propri limiti per poter interagire col altre entità su tutti i 26 piani con le spalle coperte da una solidità ineccepibile.
Ci vuole carattere e un buon martello, delle buone scelte.
Ma mi chiedo se qualcuno ce la faccia… o semplicemente si fa tutti finta di niente accanotentandoci di stare dignitosamente a galla…
Ottimo post.
Grazie mille per il commento, CIAO!!!
grazie Lario3 😉
Noooo , basta limiti. Già in matematica non li sopporto più!
eheheheh 😀
anch’io li odiavo profondamente!!!!
non ne azzeccavo mezzo 😛
Io più o meno ancora ci capisco qualcosa ma mi sono stufata!
Mi ricordo il papiro chilometrico che mi portavo dietro per ricordarmi tutti i limiti notevoli…ah! che bei tempi! 🙂
Bei tempi eh? Io non vedo l’ora di dire basta.
ti capisco bene, a quei tempi anch’io non vedevo l’ora di vedre una fine!
ma se ripenso a quei tempi oggi… beh diciamo che li vedo con occhi diversi 🙂
Sarei curiosa di sapere come vedrò io in futuro questo periodo.
Ti aspetto qui tra 5 anni… e poi mi dirai 😉
A tra 5 anni allora 😀
secondo me facciamo tutti del nostro meglio, ma alla fine si finisce irrimedabilmente a rimanere a galla, con un quaderno e una penna a risolvere i limiti 🙂